Giornata internazionale di azione: ABORTO LIBERO, SICURO E GRATUITO!

Il diritto delle donne ad accedere ad un aborto libero, sicuro e gratuito cambia da paese a paese. In alcuni l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) è completamente illegale, in altri è permessa solo in casi eccezionali, in altri ancora è legale ma le donne devono pagare per accedervi oppure è legale e gratuita, ma i medici si appellano all’obiezione di coscienza, rendendo di fatto impossibile l’applicazione della legge.

Insomma, il problema della libertà di scelta delle donne sulla propria salute sessuale e riproduttiva è diffuso a livello globale.

Per questo motivo, il 28 settembre, Giornata Globale di Azione per la depenalizzazione dell’aborto,  le donne di alcuni paesi hanno deciso di manifestare in varie forme per l’aborto legale o depenalizzato, sicuro e gratuito per le donne di tutto il mondo. Questa giornata fu stabilita il 28 settembre1990 in seguito ad una proposta delle Femministe latino-americane durante una riunione, svoltasi a Buenos Aires, al fine di promuovere  l’aborto come un diritto umano, per frenare la mortalità materna e i rischi per la salute delle donne conseguenti agli aborti clandestini.

In Irlanda, le/gli aderenti ad abortion rights campaign (http://www.abortionrightscampaign.ie/) hanno lanciato la marcia per per la libertà di scelta: MARCH FOR CHOICE – SPEAK WITH YOUR FEET. Si terrà a Dublino il 27 settembre.

March for choice

In Spagna Coordinadora Feminista ha convocato una manifestazione a Madrid e Barcellona per il 28 settembre, anche con un invito alle donne che non potranno andare a Madrid o Barcellona di prendere parte ad un flah-mob. Trovate qui alcune informazioni

http://www.feministas.org/convocatorias-28-setiembre-dia-de.html

https://www.facebook.com/events/1476921369213521/

Inoltre associazioni e ONG di vari paesi del mondo, in particolare dell’America latina e caraibica, presenteranno i primi risultati della campagna che hanno lanciato il 28 settembre 2013, la campagna dal nome free from #abortionstigma prevedeva la composizione di un murales globale con le rispsote delle donne alla domanda: l’aborto nel mio paese dovrebbe esse legale e sicuro perchè………

Vi è anche una richiesta di fare rete a livello globale e di condividere le azioni e gli eventi.

http://www.september28.org/

Teniamoci aggiornate!

 

OGGI E’ USCITO IL FILM “EL TREN DE LA LIBERTAD”

Le donne spagnole ci chiedono di far girare questo video, è il racconto della giornata di manifestazione che 1 febbraio 2014 ha coinvolto tutta la Spagna per protestare contro la riforma della legge sull’aborto Gallardon, che riporterebbe le donne all’aborto clandestino e al rischio della vita.

Quetso è il messaggio che accompagna il video, qui sotto trovate il link.

“Aiutateci a diffondere ovunque, condividete per terra, mare e aria, così che non possano silenziarci, che ci ascoltino, che ci prendano in considerazione”.

“Perché noi registe volgiamo che il nostro lavoro sia il nostro modo di partecipazione e il contributo in un momento storico e politico particolarmente rilevante, nel quale crediamo debba essere un passo avanti per difendere i diritti e le libertà delle donne e della cittadinanza”.

http://vimeo.com/99974636

#TrendelaLibertad #ContraLeyaborto #Yodecido #NoLeyaborto

L’ONU considera una tortura negare un aborto

Nel febbraio 2013 il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU ha presentato un rapporto sulle torture e trattamenti crudeli, dove in sostanza definisce la negazione dell’aborto a una donna come una tortura, qui trovate degli estratti del rapporto.

50. The Committee against Torture has repeatedly expressed concerns about restrictions on access to abortion and about absolute bans on abortion as violating the prohibition of torture and ill-treatment.49 On numerous occasions United Nations bodies have expressedconcern about the denial of or conditional access to post-abortion care.50 often for the impermissible purposes of punishment or to elicit confession.51 The Human Rights Committee explicitly stated that breaches of article 7 of the International Covenant on Civil and Political Rights include forced abortion, as well as denial of access to safe abortions to women who have become pregnant as a result of rape52 and raised concerns about obstacles to abortion where it is legal.

5. Reproductive rights
90. The Special Rapporteur calls upon all States to ensure that women have access to emergency medical care, including post-abortion care, without fear of criminal penalties or reprisals. States whose domestic law authorizes abortions under various
circumstances should ensure that services are effectively available without adverse consequences to the woman or the health professional.

STANIAMO GLI OBBIETTORI! dal blog di Me-DeA

TANA LIBERA TUTTE! STANIAMO GLI OBIETTORI!

La situazione dell’obiezione di coscienza nel nostro paese è sempre più allarmante. Non basta gridarlo a gran voce, non basta invocare la difesa della 194.

Vogliamo tentare di fare qualcosa in più, vogliamo provare a spingerci oltre…vorremmo farlo con tutte voi.

TANA LIBERA TUTTE!

Questo il nome della campagna che abbiamo pensato per liberare le nostre scelte e le nostre possibilità di autodeterminarci davvero.

STANIAMO GLI OBIETTORI!

Nominiamoli, spargiamo la voce su dove lavorano, su come si chiamano, diciamoci chi sono e rendiamo pubbliche e accessibili a tutte queste notizie.

Chiediamo il vostro aiuto e sostegno nella raccolta di queste informazioni.

SE LI CONOSCI, LI EVITI!

Raccontateci le vostre storie e le vostre esperienze negli ospedali, nei consultori, nelle farmacie. Pubblicheremo sul blog le vostre testimonianze, in forma anonima naturalmente, in modo che altre donne possano sapere dove, come, quando accedere all’IVG senza incappare in questi personaggi…

https://medea.noblogs.org/category/sanita-pubblica/

Aborto: in Commissione Affari Sociali arriva relazione ministero

(ANSA) – ROMA, 11 FEB

Somministrazione ospedaliera con tre giorni di ricovero per la Ru486, distribuzione di medici obiettori ed eccessivo utilizzo di anestesia generale per le interruzioni volontarie di gravidanza. Questi i punti da approfondire, emersi dalla relazione sull’applicazione della legge 194, presentata oggi in Commissione Affari Sociali della Camera dalla relatrice Elena Carnevali (Pd). “Speriamo di arrivare ad una risoluzione condivisa che ci permetta, se serve, di chiedere approfondimenti rispetto ad alcune delle anomalie emerse”, dichiara.

Tra queste l’alto numero, 76%, di donne che si autodimettono dopo aver assunto la pillola abortiva, invece di effettuare l’intero ricovero ospedaliero di tre giorni: un numero tale da far sorgere la domanda se tale prescrizione sia realmente necessaria. L’eccessiva concentrazione di obiettori, con punte che superano l’88% in Campania, “che fa sì che in alcune strutture non possa esser tutelato, come prevede la legge sull’aborto, tanto il diritto all’obiezione così come di quello all’interruzione volontaria della gestazione” sottolinea Carnevali. Infine, dalla relazione, che era stata consegnata al Parlamento lo scorso settembre, emerge un ulteriore elemento anomalo: l’anestesia generale è utilizzata in ben otto interruzioni su dieci “senza che ve ne sia reale motivo”, andando contro le linee guida e anche contro i criteri di risparmio economico. “Se è vero che, in alcuni casi, sono le donne a richiederla – commenta l’on. Carnevali – dovremmo assicurarci che chi, invece, non la desidera abbia la possibilità di scegliere la locale”. Affinché per queste ultime non rappresenti un disincentivo alla scelta di interrompere la gravidanza.(ANSA).

THE NETOWORK IS STARTING TO WORK! – LA RETE INIZIA A FUNZIONARE

Il sotegno alle donne spagnole arriva da tutta Europa e non solo!

Riceviamo da NOSOTRAS DECIDIMOS

http://nosotrasdecidimos.org/salidas-de-trenes-y-autobuses/

Francia:

SAMEDI 1° FEVRIER
14h – Paris – Place Joffre jusqu’à l’Ambassade d’Espagne
20 décembre 2013

Italia:

Movilizaciones el día 1 de Febrero In Italy we will sostain “El tren de la libertad”. We will protest in front of the Spanish Ambassy and the Consulates whenever they are.
At the moment we are organizing in:
– Rome
– Milan
– Florence
– Reggio Calabria

Londres: 

En Londres el sábado 1 de enero, la colectiva feminista y pro-elección My Belly is Mine (@mybellyismine) ha convocado  una manifestación en Londres en apoyo a la iniciativa del Tren de La libertad. El convoy partirá desde la estación de Charing Cross en Londres llegando minutos después a la estación de Waterloo en un gesto simbólico de apoyo, antes de ir a la manifestación. Aquí los detalles de nuestro evento: https://www.facebook.com/events/443706625757112/

Ecuador:

El Tren de la Libertad también sale desde ECUADOR! 200.000 ecuatorianas viven en España. #AbortoLegal #TrenDeLaLibertad. El movimiento feminista y de derechos sexuales y reproductivos de Ecuador también realizará una acción el sábado 1 de febrero frente al Consulado de España en Quito. En solidaridad con las mujeres españolas, latinoamericanas y las 200.000 ecuatorianas que residen en España y que también serán afectadas por este recorte a sus derechos! https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10202382750666841&set=gm.605017469546315&type=1&theater 

Chile: 

http://articulacionfeministachile.blogspot.com.es/

República Dominicana: 

25  de enero en el Parque Colon:  Republica Dominicana en solidaridad – Mujeres dominicanas se montan en “tren de la libertad” en respaldo feministas españolas
LAS Y LOS MANIFESTANTES, ACTIVISTAS DE LA LIBERACIóN FEMENINA EN EL PAíS, ABORDó EL CHU CHU TREN E HICIERON UN RECORRIDO POR LA ZONA COLONIAL DE SANTO DOMINGO ANUNCIANDO Y PROMOVIENDO EL TREN DE LA LIBERTAD QUE SERá REALIZADO EN MADRID EL 1 DE FEBRERO http://lanaciondominicana.com/ver_noticia.php?id_noticia=44614&sesion_periodico=24

Argentina:

Ciudad de Buenos Aires- Jueves  30 de enero a las 12 hs estaremos demostrando nuestro repudio frente a la Embajada de España- Mariscal Ramón Castilla y Av.Libertador

http://nosotrasdecidimos.org/salidas-de-trenes-y-autobuses/